“Mamma mi diede in sposa a un orco, in grembo il frutto dello stupro”: la storia di Ilde Terracciano

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È il 5 gennaio del 1969 quando la tredicenne Ilde viene data in sposa a un uomo che ha il triplo dei suoi anni. In grembo, la piccola, porta il frutto di uno stupro: è solo l’inizio dell’incredibile storia di Ilde Terracciano, sposa bambina, con la benedizione del prete, a soli 13 anni nella provincia di Napoli degli anni Settanta.   ” Mia madre voleva liberarsi di me perché era rimasta vedova e  frequentava altri uomini – racconta una Ilde ormai matura alle telecamere di Fanpage.it – così quando si è presentato quest’uomo di 30 anni per chiedere di fidanzarsi con me, lei ha acconsentito. Gli ha dato 50mila lire e mi ha fatto portare via. Per tutta la vita mi sono chiesta come fa una madre a dare via una figlia e rovinarle la vita”.    “Abbiamo scoperto poi che gestiva una casa di prostituzione – continua- io ero vergine, così pretese che assistessi mentre era al letto con delle sue ‘donne’, perché dovevo ‘imparare a fare l’amore’.  Finalmente riuscì a violentarmi nel letto di mia madre, restai incinta e mia madre, per tutta risposta, iniziò a preparare le nozze come se fosse un matrimonio normale.” “Quando lo arrestarono la implorai di prendere il bimbo e scappare, ma lei non volle e per paura che la denunciassi, mi fece internare in manicomio”. “Fu allora che scappai via cominciando, per sopravvivere, un percorso criminale di cui non vado fiera”. “Quando mi arrestarono tirai un sospiro di sollievo: non era la mia vita”.”In carcere – ricorda Ilde – ritrovai la prostituta che avrebbe dovuto insegnarmi a ‘fare l’amore’. ‘Ti ricordi di me? – le dissi – Sono quella bambina famosa…’ e la riempii di botte”.    “Oggi è tutto finito. Ho un’attività mia, ho avuto altri figli e ho ottenuto l’annullamento di quel matrimonio maledetto”. “Mia madre? È morta e io non l’ho perdonata. Sono una madre e non posso neanche immaginare come si possa fare quello che lei ha fatto a me. I figli vanno protetti”. 

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